Prodotti Tradizionali della Campania

FUSILLO DI GIOI

FUSILLO DI GIOI

Nell’area collinare del Cilento, ed in particolare nei comuni di Gioi, Orria, Salento, Stio, Campora, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Perito, Moio della Civitella si produce il fusiddo, il fusillo detto di Gioi Cilento, cioè una pasta lineare lunga dai 12 ai 15 cm. rigorosamente prodotta a mano. Come il fusillo di Felitto anche la storia della nascita del fusillo di Gioi è legato ad una tradizione leggendaria: a partire almeno dall’anno 1000, gli abitanti di Gioi, mostravano l’impasto di farina e di uova conficcato sulla punta dei fucili dell’epoca attraverso i fori dei muri di cinta, per convincere i saraceni che assediavano la città che possedevano abbondanti derrate alimentari e, quindi, non avrebbero ceduto all’assedio. Ritraendo i fucili l’impasto si “affusolava” intorno al ferro; da qui si ebbe l’origine del fusiddu. Ancora oggi la pasta lavorata si “incava” mediante un ferro a quadrello intorno al quale si arrotola il breve cingolo di pasta della dimensione di circa un palmo. Quando il ferro é totalmente ricoperto di pasta, lo si sfila lasciando il vuoto in tutta la lunghezza della pasta. Passando attraverso la civiltà contadina cilentana, questa tradizione é stata tramandata da madre a figlia fino ai nostri giorni senza alcuna interruzione. Il ferro utilizzato per la lavorazione continua ricoprire particolare importanza: fino al principio del XX secolo, era fornito dagli zingari nomadi, che lo ottenevano spianando un ferro di cavallo consumato. In seguito, poiché gli zingari nomadi non giravano più per i paesi, uno stagnino gioiese, pensò di ricavare il ferro per i fusilli dai ferri quadrati che sostenevano la cupola di stoffa degli ombrelli. Poiché oggi gli ombrelli non hanno come sostegno i ferri quadrati, vengono forgiate e commercializzate delle bacchette di ferro quadrato della lunghezza e spessore desiderati. Il ferro, in ogni caso, consente la formazione di un foro con caratteristiche particolari per tutta la lunghezza della pasta; in questo modo il sugo di ragù rimane aderente al fusillo sia esternamente che internamente al foro stesso conferendogli un sapore caratteristico, unico per questo genere di prodotto.

english flag On the Cilento hills, especially in Gioi, Orria, Salento, Stio, Campora, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Perito, Moio della Civitella, is made the fusillo called “from Gioi Cilento”, a rigourously handmade 12 to 15 cm long linear pasta. Likewise the fusillo di Felitto, the origins are part of a traditional legend. It is said that during the 10th century the townsfolk from Gioi hung the dough made of flour and eggs to their rifles through the castle wall slits during sieges to show the Arabs that they possessed plentiful supplies and wouldn’t surrender. Taking back the rifles the dough “affusolava”, i.e. it wrapped itself around the metal giving it the name fusillo a pasta characterized by the central hole. Still today the fusillo is made preparing a piece of pasta around an iron tool with four sides; when it’s removed it leaves the whole length of pasta hollow. The recipe has been passed down from mother to daughter in the Cilento countryside tradition until today and the iron tool is still quite important: until the 20th century it was made by traveling gypsies straightening old horseshoes; then a tinsmith from Gioi thought of making the tool out of umbrella irons. A the moment, square rods are forged and sold in different lengths as required and permit the production of particular hole through the whole length of the pasta, so that the sauce sticks to the fusilli from the inside as well as the outside giving it its characteristic flavour.